Attraversare il confine degli Stati Uniti

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Manuale per la sicurezza di cittadini e non

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I controlli alle frontiere offrono alle autorità l’opportunità di invadere la nostra privacy e di raccogliere informazioni. Saremmo tutti molto più al sicuro se potessimo concordare un protocollo standard su come affrontarli, perché la negligenza verso la nostra sicurezza potrebbe incidere anche su quella altrui. Il manuale riportato qui di seguito - basato sulle esperienze di molti anarchici e sovversivi, cittadini statunitensi e non, tra cui alcuni presi di mira dalle forze dell’ordine - illustra come ridurre al minimo i vari rischi per la sicurezza legati all’ingresso legale negli Stati Uniti, che sia via terra, via mare o via aerea.

Tra gli anarchici, è diventata prassi comune non fornire alle autorità informazioni su nessuno, rifiutarsi di parlare con agenti appartenenti a qualsiasi tipo di forza pubblica e non collaborare con i Gran Giurì. Allo stesso modo, è ora noto a chiunque che postare informazioni riservate relative ad attività altrui su forum pubblici potrebbe essere l’equivalente che fornire alle autorità informazioni su di loro. Non riuscire a prendere le dovute precauzioni per proteggere i tuoi dispositivi, sopravvalutare i tuoi diritti e rispondere alle domande degli ufficiali di frontiera potrebbe avere conseguenze simili, consentendo inoltre allo Stato di ottenere informazioni sulle tue attività politiche o sulla tua rete.

United States Customs and Border Protection (Dogana e Polizia di Frontiera degli Stati Uniti)

Le frontiere americane sono tra le più controllate al mondo; non dobbiamo però dimenticare che anche Regno Unito, Nuova Zelanda, Australia e Canada - ovvero gli altri Paesi coinvolti della cosiddetta alleanza d’intelligence dei “Five Eyes” - adottano misure simili e anche che nazioni come Arabia Saudita e Israele sono famose per le loro procedure di sicurezza invasive e opportunistiche.

Gli ufficiali dell’U.S. Customs and Border Protection (d’ora innanzi USCBP) non sono tenuti a rispondere a nessuno per le loro azioni; il loro potere non è sottoposto a controlli o verifiche di alcun genere e chi non è cittadino americano non è tutelato. Legalmente, non sono tenuti a interrogare, tracciare profili o discriminare i visitatori per motivi religiosi, etnici o politici ma, di sicuro, la maggior parte di loro lo fa.

Nel 2019, gli ufficiali dell’USCBP hanno trattenuto un cittadino americano di 18 anni per 23 giorni in una struttura al confine con il Messico solo perché sembrava e si comportava in modo troppo “Latino” - anche dopo aver presentato un documento d’identità e un certificato di nascita. Questo non è nemmeno accaduto alla frontiera, ma all’interno dello Stato, mentre il ragazzo stava guidando verso nord per raggiungere un campo di calcio. L’USCBP detiene il potere nell’arco di 160 km da qualsiasi confine americano; questo include intere città come New York o San Francisco.

Indossare abiti convenzionali può servire per evitare di attirare attenzioni e controlli quando si attraversano le frontiere. La polizia è spesso superficiale e, se non sei già stato segnalato, potrebbe giudicarti in base alle apparenze. Ovviamente, questo potrebbe non servire nel caso di persone nere o appartenenti ad altre fasce demografiche nel mirino.


Cittadini americani

Se sei cittadino americano, la cosa più importante da ricordare è che quando entri negli Stati Uniti, a meno che tu non venga arrestato al tuo arrivo, alla fine verrai fatto entrare. Legalmente parlando, hai il diritto di accedere nel Paese indipendentemente dalla tua collaborazione con chi ti sottopone agli interrogatori.

Se al tuo arrivo vieni portato in una sala interrogatori e sono presenti ufficiali in borghese o agenti dell’USCBP senza tesserino, ricordati di esigere immediatamente che s’identifichino. Se appartengono all’FBI o alla polizia non USCBP, richiedi immediatamente un avvocato. A causa delle scappatoie disponibili per la sicurezza alle frontiere, gli ufficiali non USCBP a volte usano lo statuto speciale di cui godono per ascoltare di nascosto gli interrogatori e raccogliere informazioni in modi che, in altre situazioni, sarebbero considerati incostituzionali. Se hai richiesto un legale, gli agenti, tecnicamente, dovrebbero lasciare la stanza o smettere di interrogarti anche se questo non è sempre garantito.

Le leggi relative alla possibilità di avere un avvocato al confine in quanto cittadino americano sono complesse. Ti diranno che non puoi fruirne poiché la legge su quest’argomento è ambigua.1 Secondo l’USCBP, quando accedi al Paese non hai diritto a un legale nel corso del primo e del secondo controllo. In quanto cittadino, puoi richiederlo, ma non è detto che asseconderanno la tua richiesta. Se pensi che potresti essere vittima di gravi molestie, dovresti concordare in anticipo che un avvocato sia reperibile o, addirittura, che t’incontri in aeroporto.

Effettuare questa richiesta potrebbe spingere gli ufficiali dell’USCBP a intensificare gli sforzi per intimidirti, ma farà anche sapere loro che sei pronto a difenderti. Non dimenticare mai che qualunque cosa accada, alla fine sarai lasciato entrare nel Paese. Se dovessi essere arrestato, avrai diritto a un avvocato non appena verrai preso in custodia da ufficiali non USCBP.

In quanto cittadino americano, hai il diritto di rimanere in silenzio durante la detenzione dell’USCBP. In teoria, questa sarebbe la migliore strategia per trattare con loro, anche se potrebbe rendere tutto più difficile; se dovessi ostinarti a non rispondere a ogni domanda fin dall’inizio, è probabile che ti trattengano, perquisiscano e interroghino a lungo. Pertanto, in pratica, può essere consigliabile iniziare con una tattica diversa.

L’alternativa è di continuare a essere educati e collaborativi quando ti chiedono i documenti e ti pongono semplici quesiti come “da dove vieni,” quindi rifiutare educatamente di rispondere quando le domande diventano intrusive o politiche. Potresti controbattere: “Scelgo di non rispondere, com’è mio diritto in quanto cittadino americano.” Se l’interrogatorio dovesse inasprirsi, replica: “Su consiglio del mio avvocato, non risponderò a tali domande.” Questo è il miglior modo per formulare la tua risposta perchè ti permetterà di eludere ogni quesito legato al motivo per cui hai deciso di avvalerti della possibilità di tacere.

Potrebbero chiederti se sei su Facebook, Instagram o altri social. Se hai dei profili dove compari con il tuo nome ufficiale, è meglio non mentire perché se dovessero scoprirlo la situazione potrebbe precipitare. Ti conviene non rispondere e, inoltre, sarebbe una buona idea cancellare da ogni dispositivo che hai portato con te tutte le App che possono essere utilizzate per accedere ai social e tutta la cronologia online. Non rispondere a domande invadenti potrebbe essere fonte di stress; gli agenti potrebbero tentare di intimidirti o farti cadere in inganno per spingerti a rispondere. Tuttavia, se hai il privilegio di cittadinanza, non possono negarti l’ingresso. Ricorda, la loro forza è la tua paura e questa è la loro arma migliore.

Anche se questo potrebbe non essere il momento in cui sarai fermato e molestato, fai del tuo meglio per essere emotivamente pronto e per preparare i tuoi dispositivi e i tuoi beni in modo da non avere rimpianti in seguito.

Mentre attraversi il confine come cittadino americano, non dimenticare che qualunque cosa accada, hai il diritto di rientrare. Con un po’ di coraggio e un po’ di pazienza potrai farcela.

Cittadini non americani

Se non sei cittadino americano, sei privo di quasi tutti i diritti sopra descritti. In sostanza, l’USCBP può negarti il permesso di entrare senza ragione alcuna. Se questo dovesse accadere, potrai inviare una lettera in cui richiedi l’annullamento della decisione.

È probabile che gli ufficiali di frontiera ti chiedano di fornire un indirizzo di destinazione. Probabilmente, la miglior risposta è dare quello di un hotel o quello della casa di un cittadino palesemente rispettabile e rispettoso della Legge. Gli agenti potrebbero voler verificare queste informazioni chiedendoti ricevute o prove della prenotazione o il nome e i recapiti della persona che ti ospiterà. Potrebbero anche mettersi in contatto con l’albergo o con il tuo ospite. Preparati anche alla possibilità di dover rispondere a domande relative al tuo luogo di provenienza.

Stai calmo. Non arrischiarti a fare battute, nemmeno innocue, perché il sarcasmo potrebbe portare all’arresto o a un inasprimento della situazione. Continua a essere rispettoso anche se ti maltrattano o cercano di provocarti. Non c’è umanità quando si tratta di ufficiali dell’USCBP; questi, come i poliziotti, dovrebbero essere visti come burattini dello Stato ed essere manovrati attraverso una comunicazione calcolata e stoica.

Non hai diritto a un avvocato a meno che un agente non-USCBP non ti arresti formalmente. In quanto non-cittadino, in questa situazione hai pochissimi diritti; sostanzialmente, l’ingresso può esserti negato con qualsiasi scusa.

Fondamentalmente, gli agenti di controllo di frontiera possono fare tutto ciò che vogliono perché, essendo una forza di polizia federale, non sono tenuti a sottostare alle leggi statali. Per esempio, se tu che non sei cittadino americano arrivi in Oregon o in California, dove la marijuana è legale, e ammetti di aver fumato dell’erba in un qualsiasi periodo della tua vita, gli agenti dell’USCBP potrebbero rifiutarsi di farti entrare anche solo per questo motivo. Centinaia di cittadini canadesi sono stati respinti al confine degli Stati Uniti e da qui banditi per aver ammesso di aver fumato marijuana in un certo periodo della loro vita, in un Paese in cui è legale.

Dispositivi elettronici

Il 12 novembre 2019, un giudice federale di Boston ha dichiarato incostituzionale la perquisizione o il sequestro di dispositivi appartenenti a viaggiatori internazionali senza che vi fossero sospetti fondati a loro carico. Mentre questa è vista come una vittoria per gruppi come il CAIR (Council on American-Islamic Relations), l’ACLU (American Civil Liberties Union) e l’Electronic Frontier Foundation, in realtà le cose potrebbero non cambiare granché. Non dovremmo mai riporre la nostra fiducia nella presunta protezione dei nostri diritti civili da parte dello Stato perché quando si tratta di discorso democratico di diritti da questo sanciti, ci troveremo sempre in una condizione di eccezione permanente.

Questa sentenza non è vincolante per l’eliminazione delle pratiche di perquisizione e sequestro. La categoria di “individuo sospetto” è molto vasta e gli ufficiali dell’USCBP sono liberi di fabbricare ogni tipo di prova di cui hanno bisogno. Inoltre, il governo federale ha dichiarato che la sentenza sarà applicabile solo nell’Aeroporto Internazionale di Boston, nella zona in cui è stata emessa. Possiamo quindi partire dal presupposto che lo Stato potrà ancora sequestrare i nostri dispositivi.

Che tu sia o meno un cittadino americano, se non collabori sbloccando telefoni, laptop o altri dispositivi quando richiesto, gli agenti sono autorizzati a tenerli sotto sequestro fino a quando non avranno decriptato i codici e copiato i contenuti.

Qualcuno potrebbe pensare che viaggiare senza apparecchiature elettroniche potrebbe essere la soluzione migliore. Se credi che i tuoi apparecchi potrebbero essere perquisiti o sequestrati questo è di gran lunga il modo più sicuro per attraversare le frontiere; purtroppo, questa scelta potrebbe essere costosa e scomoda, nonché potenzialmente sospetta.

Il tuo telefono deve essere sempre bloccato e crittografato in ogni momento. Una buona password può fare molto.2 Se sei un cittadino americano, puoi rifiutarti di sbloccarlo; una password e una crittografia complesse ti possono aiutare a proteggerlo nel caso in cui venisse confiscato. Tuttavia, se te lo restituiscono dopo averlo requisito, è meglio supporre che sia stato compromesso e, quindi, sostituirlo.

È risaputo che gli agenti dell’USCBP chiedono ai viaggiatori di accedere ai loro dispositivi, presumibilmente per dimostrare che non siano apparecchi camuffati, minacciando di sequestrare e distruggere quelli che non possono essere accesi. Se decidessi di ottemperare a tale richiesta, cerca di arrivare con la batteria abbastanza carica per soddisfare tali richieste.

Se non sei cittadino americano, il rifiuto di sbloccare l’apparecchio potrebbe comportarne il sequestro da parte delle guardie di frontiera e il divieto di entrare.

Se porti con te un telefono o un altro dispositivo elettronico a un valico di frontiera, sarebbe una buona idea prepararlo rimuovendo qualsiasi informazione o programma che potrebbe permettere allo Stato di accedere ai tuoi contatti e alle tue comunicazioni per avere, in questo modo, un danno ridotto. Noi non possiamo sapere quali siano le vere capacità dello Stato per ispezionare cellulari e altri apparecchi. Non portare telefoni o altri dispositivi è l’unico modo sicuro per limitare l’accesso da parte dell’USCBP.

Qualunque cosa tu decida di fare, ti suggeriamo di farlo almeno quarantott’ore prima di arrivare al confine perché anche quando si elimina un file dal telefono, potrebbe volerci un po’ prima che scompaia del tutto. Alcune persone a cui l’USBPC aveva confiscato cellulari e computer se li sono visti restituire con applicazioni, messaggi e contatti che avevano eliminato poco prima che fossero sequestrati.

Un’alternativa è di ripristinare le impostazioni di fabbrica di ogni dispositivo molto prima di attraversare un confine. Tuttavia, questo potrebbe anche far sorgere dei sospetti e mettere a dura prova i non-cittadini. Un’altra possibilità potrebbe essere quella di rimuovere tutti i materiali sensibili dal telefono in modo da poterlo sbloccare se richiesto.

Manipolare i tuoi apparecchi e la tua vita per gli interrogatori è frustrante. Richiede la capacità di identificare ed eliminare qualsiasi informazione o contatto che possa interessare le autorità. Tenendo in conto che non si può sapere con certezza chi o cosa potrebbe essere di loro interesse, è il caso di trattare la questione come legata al consenso: se i funzionari dell’USCBP avessero accesso al tuo telefono, tutte le persone nella tua rubrica sarebbero a proprio agio se lo Stato le associasse a te?

Avere il numero di familiari o amici non politici che acconsentono a essere collegati a te quando ti avvicini a una frontiera potrebbe aiutare a dissipare i sospetti dei funzionari se dovessero chiederti di sbloccarlo e tu dovessi accettare di farlo. Tieni presente che gli ufficiali dell’USCBP potrebbero contattare qualcuno a caso dalla tua rubrica; l’ideale sarebbe che chiunque risponda parli di te utilizzando solo il tuo nome ufficiale, in modo tale da non fornire loro ulteriori informazioni.

Se dovessi aprire il tuo dispositivo, potrebbero controllare tutta la tua corrispondenza. Se è necessario che tu abbia accesso a un telefono o a un dispositivo con informazioni riservate e viaggi di frequente, un’altra soluzione potrebbe essere quella di acquistare un apparecchio per questo scopo specifico non appena attraversato il confine, o tenere un cellulare in ciascuna delle tue destinazioni più battute. Se scegli di utilizzare un telefono usa e getta, esistono alcune tariffe promozionali che possono essere quasi gratuite con una nuova attivazione.

L’USCBP condivide informazioni con una vasta gamma di agenzie statali tra cui l’FBI. Che tu sia o meno un cittadino americano, l’eliminazione dei contatti sensibili dal telefono è essenziale per proteggere coloro che non desiderano che i loro dati siano condivisi con il Governo degli Stati Uniti. Se hai contatti di anarchici o di altre persone prese di mira e decidi di sbloccare il telefono, ricordati che stai collaborando con il Governo degli Stati Uniti a discapito della tua comunità rivoluzionaria.

Oltre a eliminare i tuoi contatti, prendi in considerazione la possibilità di rimuovere dal telefono le App per comunicazioni crittografate come Signal o Telegram. Quando prepari il telefono, assicurati di cancellare ogni traccia della tua corrispondenza, dei download e dei dati che potrebbero essere collegati a cronologia, applicazioni e contatti eliminati. Ciò comprende:

  • corrispondenza e-mail che offra ai funzionari statali l’opportunità di frugare tra le tue informazioni e stilare un elenco dei tuoi contatti;
  • reti WiFi che il tuo telefono ha memorizzato dopo esservisi connesso;
  • foto scaricate che includono informazioni sensibili o metadati;
  • e cookie che possono essere utilizzati contro di te o che possono contraddire le risposte da te fornite sui tuoi viaggi o piani o che mostrano che il tuo telefono è stato manipolato.

Se non sei cittadino americano, viaggiare con letteratura, poster o libri anarchici potrebbe anche far sorgere sospetti su di te o far sì che ti venga negato il permesso di ingresso. Per i cittadini statunitensi, viaggiare con tale materiale non consentirà loro di negare il tuo rientro, anche se ciò potrebbe far sì che tu venga segnalato.

Indipendentemente dalla tua nazionalità, se dovessi scegliere di aprire il telefono quando richiesto, fa’ sì che sembri che tu stia utilizzando questi dispositivi in modo normale e senza avere nulla da nascondere. Apri nuove cronologie di ricerca, apri alcune schede innocue sul browser, mantieni i giochi sui dispositivi, conserva corrispondenza e comunicazioni innocue con chi non ha problemi a essere tra i tuoi contatti e conserva anche alcune foto o video - di te e dei tuoi amici e parenti consenzienti - che non forniscano dettagli sensibili.

Per quanto riguarda posta elettronica e social, se dichiari di non utilizzarli, devi prestare molta attenzione e assicurarti di aver cancellato cronologia, applicazioni e download correlati da tutti i tuoi dispositivi. Alcuni telefoni hanno Facebook incorporato e questo potrebbe essere una scusa valida; ma se hai scaricato un’immagine da Facebook e le autorità ne analizzano le proprietà dopo averla rinvenuta, questo potrebbe essere un motivo per accusarti di mentire.

Potresti creare profili secondari, soprattutto nel caso in cui tu non sia un cittadino americano e tema di non essere fatto entrare se non dai accesso agli ufficiali. In genere, gli anarchici non dovrebbero utilizzare il proprio nome ufficiale; esistono parecchi metodi creativi per evitarlo. Inoltre, in caso di corrispondenza o progetti politici sensibili, non dovresti mai utilizzare un account social che possa essere ricondotto al tuo vero nome. Per quanto riguarda l’e-mail, è facile utilizzarne una diversa per la corrispondenza anarchica.

I social comportano enormi rischi per la sicurezza; è una parte desolante dell’alienazione sociale sebbene, purtroppo, inevitabile per molte persone. In ogni caso, gli ufficiali dell’USCBP potrebbero navigare sul Web alla ricerca di informazioni sul tuo conto, scandagliando i profili social o qualsiasi progetto in cui tu sia coinvolto; dovresti essere pronto ad affrontare qualsiasi cosa trovino.

Prima di attraversare il confine puoi caricare online quei contatti o quei file che desideri mantenere privati. Puoi trasformare la tua rubrica in file e caricarla in bozze su un servizio di posta elettronica sicuro come protonmail.com o un altro server protetto, quindi scaricarla sul tuo dispositivo protetto, nascosto o appena comprato non appena arrivi a destinazione. Bastano pochi minuti per creare file e cartelle di contatti esportabili.

È più sicuro non parlare di nulla d’illegale su qualsiasi dispositivo elettronico, nemmeno tramite App crittografate come Signal o server come protonmail.com.

Idealmente, quando fornisci i tuoi contatti ad altri membri del movimento anarchico, questi dovrebbero essere in grado di impegnarsi per assicurarsi che non tu non ti stia preparando per rischi inutili. Raid, tecnologie sconosciute e arresti imprevisti sono alcune delle minacce che dobbiamo affrontare, ma dovremmo stabilire quadri di responsabilità sociale e aspettative chiare su come comportarci per ridurre al minimo il pericolo.

Se quando entri o esci dagli Stati Uniti vieni trattenuto o interrogato per motivi specificamente politici, è importante consultare un avvocato e riportare la tua esperienza ad altri membri della tua comunità. Dicasi lo stesso in casi di raid della polizia o visite dell’FBI; e ricorda, è importante anche dopo aver attraversato le frontiere. Rilasciare una dichiarazione pubblica online potrebbe consentirti di raggiungere un numero maggiore di persone, ma potrebbe anche comportare un’escalation da parte di coloro che ti molestano, perché potrebbero avvalersene per confermare i loro sospetti sul tuo coinvolgimento. Che tu apra un dialogo pubblico o individuale, non dimenticare di informare gli altri al fine di mantenere una forte rete di fiducia e trasparenza all’interno delle nostre comunità, per avvisare tutti che potrebbero essere presi di mira in modo simile e per sconfiggere una certa tendenza all’isolamento che potrebbe portare le persone ad abbandonare il movimento o addirittura a tradirne i membri.

Per i non cittadini che richiedono l’abrogazione del ricorso

Se ti viene detto che il tuo ingresso negli Stati Uniti è stato impedito per un respingimento alla frontiera, puoi fare ricorso per far abrogare la decisione utilizzando questo form.

Queste domande - valide solo per chi è stato espulso formalmente, non per chi non ha ricevuto il permesso di entrare - non vengono esaminate da un giudice o da alcuna autorità indipendente, ma da un burocrate dell’USCBP. Ottenere una revoca al divieto ti dà diritto solo all’opportunità di riprovare a entrare ma, comunque, ti mette nella stessa posizione in cui ti trovavi prima di essere espluso, con la differenza che ora sei su una lista nera.

Sulle liste No-Fly e Terror Watch (lista di sorveglianza sul terrorismo)

Nel 2014, la lista No-Fly fu dichiarata incostituzionale. Nel 2019, anche la Terror Watch - nella quale si annoverano circa 1,2 milioni di persone - ha subìto la stessa sorte.3 Nonostante ciò, non è stata determinata alcuna procedura formale per smantellare queste liste o per impedire che siano utilizzate dallo Stato. Il modo in cui l’elenco viene redatto rimane, ironicamente, un segreto e questo è uno dei motivi per cui le liste sono state ritenute incostituzionali. Pertanto, anche se i tribunali hanno emanato questa legge, dovremmo supporre che entrambe siano ancora utilizzate come guide per le autorità. In ambo le sentenze, chi ha contestato le liste l’ha fatto sulla base del fatto di essere un cittadino rispettoso della legge perseguitato perché musulmano. Nel caso di repressione politica, presumiamo che i tribunali non mostrebbero particolare simpatia nei confronti di qualunque anarchico abbastanza sfortunato da trovarsi in uno di loro.

Putroppo, non esiste praticamente nessun modo per respingere l’inclusione nella lista No-Fly; puoi solo rivolgerti a un legale e continuare a provare a volare. L’ACLU ha fornito qui alcune indicazioni su come impugnare una sentenza No-Fly.

Se non hai precedenti penali, potrebbe essere possibile raggiungere il Canada via terra e da lì volare verso la tua destinazione. Tuttavia, a seconda del tipo di segnalazione, potresti ricevere pressioni anche lì, dato che le Agenzie di controllo delle frontiere americana e canadese condividono le informazioni. Potrebbe anche essere possibile raggiungere il Messico via terra e da lì volare verso la tua destinazione; dovresti essere in grado di farlo senza dover segnalare la tua visita per oltre quarantott’ore dopo l’arrivo, arco di tempo in cui potresti prenotare un biglietto per partire per evitare di utilizzare il passaporto.

Se hai bisogno di effettuare viaggi lunghi

Se devi viaggiare a lungo ricordati che, sotto Obama, gli Stati Uniti hanno reso necessario richiedere le pagine del passaporto dopo aver esaurito lo spazio per le marche da bollo. Se quando le esaurisci ti trovi all’estero, puoi rivolgerti all’Ambasciata. Tuttavia, nel caso in cui le tue esigenze di viaggio risultino più complicate di quelle di un turista medio, sarebbe meglio prepararsi in anticipo richiedendo un passaporto con 52 pagine anziché 28. Quando ne ottieni uno nuovo, puoi richiedere anche una carta d’identità che può fungere da documento senza però rivelare l’indirizzo ed è sufficiente per compiere viaggi via terra in Canada e Messico. Potrebbe anche aiutarti a ottenere un nuovo passaporto in caso di smarrimento o furto.


Ulteriori letture e riferimenti:

  • Una guida per superare la Dogana senza ledere la tua privacy digitale

“Mentre queste intrusioni diventano più comuni e aggressive nell’era di Trump, WIRED si è avvalsa di esperti legali e della sicurezza per redigere questi consigli utili per salvaguardare la tua privacy digitale mentre attraversi i confini americani. Prendi però tutte queste indicazioni con le pinze: viste le pratiche imprevedibili e, in molte zone, non documentate dell’USCBP, nessuno degli esperti di WIRED ha affermato di avere la panacea per i confini americani.”


Risorse generali su repressione e resistenza

    1. Le password più forti sono lunghe ma facili da ricordare. Una buona prassi sarebbe di scegliere almeno cinque parole a caso. Per esempio, “corretto cavallo batteria graffetta atomo.” Includi gli spazi nella tua password - ti daranno una lunghezza maggiore senza renderla più difficile da ricordare. La chiave per renderla più sicura è la lunghezza, non la complessità; l’esempio precedente lo è molto più di “ruvsybgj36,” purché la selezione delle parole sia davvero casuale. Non elaborare la serie di parole da solo perché il tuo cervello potrebbe non essere un buon generatore random. Se ti guardi in giro nella tua camera e crei il tuo codice usando le parole “tenda sedia finestra cielo” non è casuale. Scegli invece parole a caso da un elenco come questo.

  1. Le password più forti sono lunghe ma facili da ricordare. Una buona prassi sarebbe di scegliere almeno cinque parole a caso. Per esempio, “corretto cavallo batteria graffetta atomo.” Includi gli spazi nella tua password - ti daranno una lunghezza maggiore senza renderla più difficile da ricordare. La chiave per renderla più sicura è la lunghezza, non la complessità; l’esempio precedente lo è molto più di “ruvsybgj36,” purché la selezione delle parole sia davvero casuale. Non elaborare la serie di parole da solo perché il tuo cervello potrebbe non essere un buon generatore random. Se ti guardi in giro nella tua camera e crei il tuo codice usando le parole “tenda sedia finestra cielo” non è casuale. Scegli invece parole a caso da un elenco come questo. 

  2. Nonostante l’impresa da portare avanti sia difficile, con il giudice che essenzialmente chiede alle due parti di risolvere una questione fondamentale dell’era post 11 settembre, il CAIR sta celebrando la sentenza come una “vittoria schiacciante.”